Universo yoga – regno della salute
Lo Yoga è costantemente al centro dell’attenzione della ricerca scientifica per gli innumerevoli benefici che apporta al nostro corpo e alla nostra mente. Le virtù terapeutiche più spesso comprovate dagli studi clinici riguardano l’efficacia di questa disciplina contro l’ansia, la depressione e lo stress.
Una nuova ricerca, pubblicata di recente sull’edizione online di Medical Hypotheses, ha inteso indagare sui meccanismi alla base dell’azione rilassante che gli asana (cioè le posizioni) utilizzati dallo yoga hot forniscono a coloro che lo praticano.
I ricercatori americani hanno analizzato gli esiti di due studi precedenti, partendo da quello condotto per 12 settimane su due gruppi di partecipanti, impegnati, rispettivamente, nello yoga hot e nel cammino.
I dati esaminati dai ricercatori hanno messo in evidenza che nel gruppo di coloro che praticavano hot yoga, a differenza di quanto accadeva nei soggetti del gruppo di controllo, si registrava un aumento dei livelli di acido gamma-amminobutirrico (GABA), il principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale, e una diminuzione dei livelli di ansia.
Questo fenomeno si spiega tenendo conto del fatto che lo stress provoca una riduzione dell’attività dell’aminoacido GABA, con effetti negativi sul nostro organismo. Infatti, bassi livelli di GABA sono associati non solo a depressione, disturbi d’ansia e disturbo post-traumatico da stress, ma anche all’epilessia e al dolore cronico.
L’altro studio analizzato dai ricercatori riguardava dei pazienti affetti da dolore cronico alla schiena, divisi in due gruppi: il primo aveva praticato regolarmente hot yoga, il secondo aveva invece seguito solo le terapie tradizionali.
Anche in questo caso, i soggetti che praticavano hot yoga beneficiavano di una diminuzione del dolore e facevano registrare un incremento dei livelli di GABA.
Oltre questo, proponendo lo stretching, si è dimostrato efficace agli stessi livelli dello yoga hot e lo yoga in generale, il che ha parzialmente sorpreso i ricercatori, come sottolinea la dottoressa Karen Sherman, una delle coordinatrici dello studio. Secondo la Sherman, yoga e stretching sono discipline dotate di diverse analogie, più profonde di quanto le apparenze non lascino supporre. Entrambe le attività sono in grado di migliorare la funzionalità della colonna vertebrale e di fornire un consistente aiuto a coloro che soffrono di mal di schiena.
Attraverso lo yoga, si può ridurre in modo significativo la pressione arteriosa, prevenendo dunque l’ipertensione o riducendo l’entità della patologia.
Questo effetto benefico può essere spiegato tenendo presente che gli esercizi di yoga hanno conseguenze rilevanti sul sistema neurovegetativo, in quanto essi riducono l’iperstimolazione del sistema nervoso simpatico e, allo stesso tempo, stimolano l’attività del sistema parasimpatico.
Considerando che il sistema nervoso simpatico tende a far aumentare la frequenza del respiro e quella dei battiti cardiaci, mentre quello parasimpatico agisce in senso contrario, risulta facile comprendere i motivi per i quali lo yoga rappresenta un fattore di riequilibrio per l’organismo e consente l’abbassamento della pressione arteriosa.
Yulia Shesternikova