Siete invitati all’evento “Fuori di Taste”
Golf People Club Magazine, il sistema editoriale integrato italiano del golf dove i golfisti si ritrovano per consolidare le conoscenze avviate sul green , è stato invitato personalmente da Cesare Cecchi, presidente e proprietario della celebre cantina del Chianti Classico, e Simone Pallesi , amministratore delegato Castiglion del Bosco, all’esclusivo evento enogastronomico denominato Fuori di Taste , che si svolgerà Domenica 11 Marzo 2012 nella splendide cornice di Palazzo Capponi, ubicato a Firenze in Lungarno Guicciardini; ad accompagnare i vini un menu realizzato da tre cuoche di eccezione Natascia Santandrea de La Tenda Rossa a Cerbaia, Benedetta Vitali de Lo Zibibbo sulle colline di Terzolle e Beatrice Segoni del ristorante Borgo San Jacopo.
Fuori di Taste con tre donne in cucina
Da febbraio Cecchi distribuisce in Italia Castiglion del Bosco
Forza distributiva e qualità in bottiglia
Cecchi, uno dei marchi più famosi del Chianti Classico e dell’Italia del vino, inizia una nuova avventura: da febbraio 2012 distribuisce in Italia i vini di Castiglion del Bosco, uno dei maggiori produttori di Brunello di Montalcino. Due nomi importanti del Made in Italy, iniziano così una collaborazione mettendo insieme capacità distributiva e qualità in bottiglia, per affrontare la sfida del mercato interno italiano, dove i consumi di vino sono in calo e dove le cantine sono ben consapevoli di dover tornare ad investire. Un legame voluto da Castiglion del Bosco, che ha visto in Cecchi il partner giusto per perseguire programmi di crescita comuni. “Siamo entusiasti della partnership – sottolinea Cesare Cecchi, alla guida della celebre cantina del Chianti Classico. Da tempo volevamo intraprendere un nuovo progetto in un’altra area enologica importante della Toscana. Quando Simone Pallesi, amministratore delegato di Castiglion del Bosco, ci ha contattato, abbiamo capito che era l’occasione giusta per iniziare un percorso con la denominazione di Montalcino”.
Andrea e Cesare Cecchi hanno deciso di celebrare questo “matrimonio commerciale” in occasione di Taste organizzando una serata fuori di Taste, dove poter apprezzare insieme a clienti e giornalisti i vini delle due maison.
Rosso in tavola e rosa in cucina. Ad accompagnare i vini un menu realizzato a sei mani da tre chef appartenenti al gentil sesso conosciute a Firenze ma non solo: Natascia Santandrea de La Tenda Rossa a Cerbaia, Benedetta Vitali de Lo Zibibbo sulle colline di Terzolle e Beatrice Segoni del ristorante Borgo San Jacopo. Se è vero che troppi cuochi guastano la cucina, tre cuoche sicuramente la esalteranno. Per una sera, per la prima volta insieme, dedicheranno il loro sapere culinario in esclusiva per gli amici di Cecchi e Castiglion del Bosco nelle cucine debitamente attrezzate da Galateo Ricevimenti dell’antico Palazzo Capponi sul Lungarno Guicciardini.
Dopo del finger food accompagnato dal Vermentino di Maremma Litorale Val delle Rose e da Champagne Collard–Picard, importato e distribuito da Cecchi, Natascia Santandrea proporrà un maialino di latte su cremoso di carciofi, abbinato a Dainero Toscana IGT 2009 di Castiglion del Bosco. Benedetta Vitali degli agnolotti al ripieno di piccione serviti su sugo di arrosto, accompagnati da Coevo Toscana IGT 2007 di Cecchi, mentre Beatrice Segoni servirà una guancetta di vitello con salsa al miele di castagno, fonduta di pecorino e croccante alle noce, insieme al Brunello di Montalcino DOCG 2006 di Castiglion del Bosco. Per finire con delle friandises.
Le tre cuoche
Natascia Santandrea – La Tenda Rossa
C’è chi usa il “cuore”, c’è chi li chiama locali del “buon ritorno”: è indubbio che esiste una categoria speciale di ristoranti che è difficile giudicare con il metro normale, quello della ragione e della valutazione rigorosa del merito che si impongono per la qualità dell’accoglienza. E’ d’altronde dimostrato da tutte le inchieste che è proprio questo, oltre a ovvie altre valutazioni, il fattore principale di “fidelizzazione” della clientela, molto più delle squisitezze gastronomiche… o… delle capriole tecniche degli chef… Così Luigi Cremona ha descritto questo storico ristorante, questo spazio unico e accogliente. Un punto di riferimento per l’alta ristorazione toscana.
Benedetta Vitali – Lo Zibibbo
Dopo anni di esperienza Benedetta Vitali con il supporto di Marco Nardi e il team dello Zibibbo hanno creato un ambiente dove chi si siede al tavolo è accolto con grazia e calore. La cucina lavora alla continua ricerca di equilibrio tra sapienze della tradizione e suggestioni innovative. Ricerca, professionalità e passione sono le parole chiave di un lessico che unisce produttori, cuochi e chi accoglie i clienti con una storia densa di significati.
Beatrice Segoni – Borgo San Jacopo
Ambiente glamour, cucina d’autore, vista sull’Arno, sono le coordinate del Borgo San Jacopo dove in cucina pulsa il cuore di Beatrice Segoni. Da circa otto anni Beatrice ha lasciato le natie Marche per sfidare la ‘ciccia’ fiorentina con prelibati piatti di pesce. Partita vinta perché questa è ora une delle tavole ittiche (e non solo!) di riferimento della città gigliata. Alla base un amore assoluto per le materie del territorio, selezionate personalmente in una costante ricerca tra i migliori produttori e fornitori.
Cecchi si arricchisce con Champagne e Brunello
Da febbraio 2012 Cecchi distribuisce in Italia di vini di Castiglion del Bosco. “Abbiamo finalità molto ambiziose e il nostro impegno sarà quello di implementare la presenza di questo prestigioso brand in ho.re.ca. – sottolinea Luca Stortolani, direttore commerciale Cecchi. Castiglion del Bosco ha oggi un’ottima capacità produttiva con le sue 200.000 bottiglie l’anno e sono certo che con la forte sinergia garantita dal direttore commerciale di Castiglion del Bosco, Marco Paier, rafforzeremo la presenza nel canale”.
Già da aprile 2011 Cecchi ha iniziato una nuova esperienza di distribuzione in Italia importando Collard-Picard, una piccola ma altamente qualitativa maison di Champagne con la caratteristica di Récoltant Manipulant. Ha un capacità produttiva che supera di poco le 100.000 bottiglie l’anno e lo stretto legame e gli obiettivi comuni delle famiglie proprietarie hanno già dimostrato, con risultati concreti, la forza di questa sinergia.
Cecchi è tra le poche aziende vinicole che nel 2011 è riuscita ad ottenere in Italia un incremento percentuale a doppia cifra. Un successo indiscutibile ed in controtendenza per un momento storico come questo. “Essere profeti in patria è la cosa più difficile, ma il nostro dinamismo, la nostra propositività e la qualità dei nostri prodotti ci hanno portato a raggiungere dei risultati di cui andiamo certamente fieri – continua Luca Stortolani -L’esperienza distributiva di Coevo e dello Champagne, ci ha permesso di ‘mettere a regime’ la nostra già forte rete”.