Rapito un giornalista americano in Siria
(Reuters) – Il giornalista americano James Foley è dato per disperso, dopo essere stato rapito da uomini armati non identificati nel nord ovest della Siria sei settimane fa.
Lo riferiscono oggi i suoi familiari, che hanno lanciato una campagna pubblica per riportare a casa il reporter freelance 39enne, dopo il silenzio stampa iniziato col suo rapimento nella provincia di Idlib lo scorso 22 novembre.
Secondo il GlobalPost, un sito per il quale Foley ha lavorato, l’uomo si stava dirigendo verso il confine con la Turchia quando è stato catturato.
Nessun gruppo ha pubblicamente rivendicato il suo rapimento.
Foley è un corrispondente esperto, che ha lavorato in Siria, Afghanistan e Libia, paese dove nell’aprile 2011 venne catturato dalle forze governative e rilasciato dopo 44 giorni.
Damasco – Era stato già rapito lo scorso 22 novembre insieme al suo autista e al suo traduttore, ma poi tutti e 3 erano stati rilasciati. Oggi James Foley, 39 anni, freelance per diversi canali televisivi statunitensi e collaboratore della agenzia di stampa France Presse, è stato però nuovamente rapito, sempre in Siria, insieme ad un altro giornalista.
Il sequestro è avvenuto nella città di Taftanaz, nella provincia di Idlib, dove il reporter viaggiava con un collega anche lui sequestrato, ma del quale la famiglia non ha voluto rendere noti il nome e la nazionalità.
Gli stessi familiari di Foley avevano chiesto e ottenuto il silenzio stampa sul sequestro del loro congiunto, ma questa volta si sono decisi a dare la notizia: “Vogliamo che Jim torni a casa sano e salvo, o almeno dateci la possibilità di parlare con lui – ha detto in un appello ai rapitori il padre – Jim è un giornalista obiettivo e chiediamo che sia rilasciato. Per favore contattateci”.