Quando la scienza della nutrizione diventa un business
Per cosa spende denaro ogni persona più volte al giorno? Per mangiare. E dopo aver mangiato per tutta la vita, cosa facciamo? Moriamo. Un processo che richiede ingenti somme di denaro. Siamo tutti clienti della fame e della morte. Quindi c’è una quantità di soldi da spendere e guadagnare.
È questo il motivo per cui l’industria alimentare e quella della salute in Italia e non solo sono fra le organizzazioni più influenti al mondo. Gli utili generati dalle aziende che producano cibo e salute sono a dir poco sbalorditivi: molte industrie alimentari superano i dieci miliardi di dollari di introiti annuali. La Kraft, per esempio, genera utili per circa 30 miliardi l’anno, il gruppo Danone con sede in Francia che gestisce il marchio Dannon, ha introiti pari a 15 miliardi l’anno. E poi altre come McDonald’s, Wendy’s International che arrivano a 20 miliardi annui. Nel 2002 il colosso farmaceutico Pfizer ha prodotto utili per 32 miliardi, mentre Eli Lilly & Co – più di 11 miliardi, Johnson & Johnson ha ricavato più di 36 miliardi di dollari.
Ci sono concorrenti agguerriti che si contendono i nostri investimenti in cibo e salute. Ovviamente le singole aziende fanno ciò che possono per vendere di più, ma ci sono i gruppi industriali che lavorano per aumentare la domanda generale dei loro prodotti.
Esistono molte aziende, organizzazioni e associazioni alimentari che adottano qualunque metodo a disposizione per esaltare l’attrattativa dei propri prodotti ed espandere il proprio mercato.
Un modo per raggiungere lo scopo e dichiarare i benefici nutrizionali a tutti i costi dei prodotti alimentari che vendono. Al tempo stesso, queste aziende e associazioni devono salvaguardare i loro prodotti dall’essere considerati dannosi per la salute. Se un prodotto è collegato al cancro o a qualche altra malattia, i profitti e gli utili tenderanno a volatilizzarsi, perciò gli interessi delle aziende alimentari impongono di dichiarare che i loro prodotti fanno bene. In questo processo la scienza della nutrizione diventa un business delle strategie di mercato. L’industria alimentare fa molto di più che tenere sotto controllo le richerche “pericolose” diffondendo attivamente sul mercato la sua versione, indipendentemente dagli effetti potenzialmente disastrosi per la salute e corrompendo l’integrità della scienza, muovendola a fare altrettanto.
Yulia Shesternikova