Liquidità record a 604 mln, no alla vendita nè quotazione

Una liquidità record a quota 604 milioni e nessuna intenzione di vendere o quotarsi in Borsa, perchè il gruppo Armani punta tutto su solidità e indipendenza. “Ho sempre associato – afferma lo stilista Giorgio – una buona liquidità di cassa con i concetti di indipendenza e solidità. Non so se sia un retaggio della mia infanzia, ma avere fieno in cascina mi ha sempre fatto ritenere che io, l’azienda, i dipendenti e i fornitori potessimo dormire sonni più tranquilli”.

I risultati del 2010 – spiega il fondatore del gruppo – mostrano ricavi in rimbalzo del 4,6% a 1,588 miliardi (il retail diretto +10,4%), Ebitda +47,5% a 322 milioni, utile netto +81,3% a 161 milioni. Una crescita del fatturato in linea con i trend storici dell’azienda, associata a un significativo aumento della redditività: l’Ebitda è balzato al 20,3% del fatturato rispetto al 14,4% del 2009.

E poi c’è la liquidità: 604 milioni, record assoluto per il gruppo, in aumento del 35% sul 2009. Anche le prospettive sono positive: il portafoglio ordini per il prossimo autunno-inverno viaggia al +20% e proseguiranno le aperture di punti vendita.