La Siria protegge il suo patrimonio storico
Nonostante il silenzio mediatico la guerra in Siria continua. Il terrorismo internazionale attanaglia un paese che sta cercando di proteggere la sua identità e le sue enormi ricchezze storiche e artistiche patrimonio dell’umanità. Incontriamo il Ministro della Cultura siriana, Loubana Mouchaweh, che ci illustra come le istituzioni e il popolo stesso si stiano stringendo attorno a questa inestimabile patrimonio messo in serio pericolo da questa crisi che dura ormai da tre anni.
Riportiamo alcuni brani dell’intervista che ci ha regalato uno spaccato reale di questo paese che non si è mai piegato davanti ai tentativi di annientamento.
“La Siria possiede un a patrimonio archeologico molto ricco e vario, questo patrimonio non appartiene solo ai siriani ma a tutta l’umanità.
Le differenze culturali, le differenze di civilizzazione l’accumulazione delle differenti esperienze umane sono una ricchezza che in Siria è evidente sul piano artistico, urbano e su quello scientifico
Durante questi tre anni abbiamo subito violenze mai viste in Siria, con manifestazioni di barbarie assolutamente contrarie alle nostra ricca e pacifica cultura.
Il patrimonio siriano ha sofferto, ma posso dire che l’autorità archeologica e l’autorità culturale hanno preso tutte le misure possibili per proteggere e preservare i nostri musei storici.
Posso confermare che le collezioni esposte nei musei più importanti sono sane e salve.
La situazione generale dei musei storici è buona.
Uno dei musei maggiormente danneggiati è quello della città di Raqqa, a nord este della Siria; la città è stata presa d’assalto da truppe armate che hanno devastato tutto ed è diventato teatro di violenti scontri di diverse fazioni.
Raqqa non è oggi sotto l’autorità siriana. Diversi gruppi armati si combattono e distruggono contrariamente all’esercito siriano che protegge questo sito.
La grande Moschea degli Omayyadi di Aleppo è stata danneggiata definitivamente e il minareto di inestimabile valore è stato distrutto. Cittadella di Aleppo è stata danneggiata e così il suq di Aleppo è minato dai terroristi
Le autorità archeologiche stanno valutando i danni subiti per poi cominciare al più presto i lavori di restaurazione. Sono stati stanziati per la ricostruzione 50 miliardi di lire siriane e il Consiglio Superiore per la ricostruzione si occupa di stabilire le priorità che vanno dalle infrastrutture, alle abitazioni e alle esigenze del popolo siriano.
I Ministeri hanno presentato un bilancio ciascuno per le proprie esigenze e anche il Ministero della Cultura che intende intervenire per salvaguardare il patrimonio culturale e artistico”.
Il messaggio che il Ministro della cultura lancia a nome di tutto il popolo è proprio quello di voler tornare ad essere quel fiorente paese culla della civiltà ed esprime una seria condanna al terrorismo, da qualunque parte provenga; i gruppi armati che combattono in Siria devono essere fermati insieme a coloro che li finanziano e che stanno distruggendo questo patrimonio.
Alessandra Mulas e Yulia Shesternikova