Il gelato di Grom che cola… è un bene per lo stomaco! Marketing o pubblicità ingannevole
Un lettore ci segnala il singolare modo di fare pubblicità delle gelaterie Grom. Ecco cosa c’è scritto sui depliant posizionati sul
bancone: Un gelato che cola?
Vero verissimo il gelato di Grom cola più facilmente
L’unico addensante è la nobile farina di semi di carruba in percentuale minima sul prodotto finito, l’assenza di ogni altro addensante dalla carragenina al guar, dagli alginati all’agar-agar (normalmente utilizzati negli altri gelati) comporta che il nostro gelato si sciolga più facilmente: un male per qualche maglietta macchiata, un bene per il vostro stomaco.
Si tratta dell’ennesima operazione di marketing per cui un difetto del gelato (cola troppo in fretta) viene trasformato in pregio. Ma questo fa parte dei trucchi di vendita dell’azienda. L’aspetto davvero sconcertante è la frase finale. Quando Grom sostiene che l’additivo utilizzato nel suo gelato (farina di semi di carruba) è una sostanza “nobile” e quindi “un bene per il vostro stomaco“. Quest’ultima frase lascia intendere che gli additivi utilizzati nelle altre gelaterie siano in qualche modo “cattivi” e potrebbero non essere una panacea per lo stomaco.
La norma europea ritiene tutti gli additivi classificati con la lettera E seguita da un numero, utilizzabili nei prodotti alimentari. Nessun additivo impiegato alle dosi previste può fare venire il mal di pancia come lascia intendere Grom tra le righe. Anche la farina di semi di carrube rientra nella normativa e corrisponde alla sigla E410.
In questo depliant c’è un pizzico di furberia e tanta ignoranza, oltre che un’evidente forma di concorrenza sleale nei confronti degli altri gelatai. Siamo di fronte alla teoria assurda secondo cui la farina di semi di carrube è migliore degli altri addensanti. La correttezza non è proprio di casa da Grom, basta ricordare la pubblicità ingannevole che decanta l’assenza di additivi nel suo gelato.
Roberto La Pira di Il Fatto Alimentare