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Damasco. Ennesima strage, tutte le responsabilità dell’Occidente

Damasco. Ennesima strage, tutte le responsabilità dell’Occidente

Redazione

Sempre più tragica la situazione in Siria sempre più alto il numero delle vittime, sempre stragi targati al Qaedah e Jabhat el Nostra, sempre più coinvolto l’Occidente che legittima un’opposizione terrorista contro lo Stato Siriano.

attentato autobomba damasco

Ieri un famoso calciatore è rimasto ucciso durante gli allenamenti, in un centro sportivo di Damasco, a causa di un attacco a colpi di mortaio sferrato dai terroristi. Il perpetuarsi degli attacchi mira alla distruzione dello Stato e non la caduta del regime. In Siria gli attentati sono ormai all’ordine del giorno e colpiscono i civili. La strage di questa mattina ha provocato 60 vittime e centinaia di feriti e molti danni materiali. Si aggrava di ora in ora, il bilancio dell’esplosione dell’autobomba, che si è verificata poco prima di mezzogiorno nella centralissima via al-Thawra, nel quartiere di al-Mazraa.

Il silenzio dell’Occidente consente a Paesi come la Turchia e il Qatar di agire liberamente.

Oggi più chiaro che mai, che la guerra contro la Repubblica Araba Siriana miri a costruire gli Emirati Salafiti, inutile parlare di opposizione democratica questa rivolta ha un solo nome ed è terrorismo jihadista, sostenuto direttamente da una propaganda occidentale contro un Paese che non é desiderato dallo Stato Ebraico.

In due anni sono stato testimone della verità nascosta della guerra jihadista, jihadisti venuti da tutto il Mondo per uccidere, strumentalizzati per indebolire uno Stato. Dato il grande flusso di denaro e di armi, è difficile che ci sia un vincitore, è possibile al contrario che la guerra duri lunghi anni, minacciando la stessa esistenza dello Stato Siriano, delle comunità religiose che qui convivono da anni.

L’unica soluzione possibile prevede l’interruzione  dell’invio di denaro e armi tramite la Turchia da parte del Qatar e Arabia Saudita.

Lo Stato siriano è convinto della soluzione politica. Il problema oggi è che i leader dell’opposizione siriana non contano più e lo Stato siriano se deve vedersela con tantissimi gruppi di jihadisti che si no uniti a delinquenti comuni. Solo un’intesa internazionale potrebbe consentirebbe di isolare il terrorismo islamico. L’Occidente è irresponsabile quando dice che Assad deve andarsene. Chi verrà ? quelli che vivono all’estero, saranno i primi ad essere giustiziati dai jihadisti.   L’Occidente accetterebbe nuovi Talebani in Siria? Si dovrebbe arrivare ad una vera intesa tra Gli Stati Uniti e la Federazione russa con il coinvolgimento dell’Iran e l’Arabia Saudita, solo così si potrebbe risolvere la tensione presente.

Il sostegno iraniano, di Hezbollah e della stessa Federazione russa deriva del fatto che questa guerra contro la Siria ha obiettivo chiaro di stravolgere gli equilibri regionali e favorire una egemonia occidentale a discapito della Russia. L’obiettivo è quello di rompere l’asse dell’alleanza tra Siria, Iran e Hezbollah, contenere l’espansione russa nella regione. La guerra contro la Siria si svolge di pari passo alle mire espansionistiche rivolte alla Russia e alla Cina. La Guerra in Siria é una vera e propria nuova guerra fredda.

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Chi sta soffrendo sono i cristiani sono siriani, decisi di difendere la loro patria, loro non sono ospiti, né una minoranza in Siria, sono su questa terra prima della nascita dell’Islam, difendono il loro Paese, la loro terra, sono il punto di contatto tra l’Occidente e l’Oriente. Nessuno conosce l’Islam quanto i tre milioni dei cristiani siriani.

Molti cristiani e musulmani sono andati via e molti armeni sono andati in Armenia in attesa di un ritorno alla normalità.

di Talal Khrais – Damasco

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