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Chirurgia estetica: solo il 15% degli specialisti è donna

Chirurgia estetica: solo il 15% degli specialisti è donna

Redazione

Chirurgia estetica e donne. Un rapporto intenso, che però vede ancora pochi camici rosa specializzati nella disciplina. A fronte di oltre il 90% di pazienti donna che ricorre al ritocco, abbiamo solo il 15% dei chirurghi estetici appartenenti al gentil sesso. E’ quanto emerge dai dati dell’Aicpe, Associazione italiana chirurghi plastici estetici. Da donna a donna, come spiega il chirurgo plastico di Milano Patrizia Gilardino, dovrebbe essere più facile capire le motivazioni che spingono a scegliere il bisturi per risolvere il proprio problema. “Diverse pazienti -sottolinea- me lo hanno confermato: con un medico donna riescono ad aprirsi maggiormente, si sentono più capite e permettono quindi al chirurgo di trovare la giusta risposta alle loro aspirazioni”.

Ma come mai così poche donne hanno scelto di specializzarsi in questa disciplina? “La chirurgia plastica-estetica all’inizio -sottolinea Gilardino- è stata materia quasi prettamente maschile. Negli ultimi anni però ci sono sempre più donne tra i miei colleghi. Forse il tempo ha aiutato a ‘sdoganare’ la professione o forse è cresciuta la consapevolezza tra le donne dell’importante contributo che possono dare a questa disciplina. In questo cambio di tendenza, fondamentale anche la presa di coscienza che, quando si parla di interventi estetici, una donna può trovarsi meglio a rapportarsi con una donna”.

La scelta dello specialista a cui rivolgersi dipende da diversi fattori: a parità di requisiti professionali, se si tratta di indirizzarsi verso un chirurgo estetico uomo o una donna, è probabile che le pazienti si orientino sul camice bianco in gonnella, soprattutto per alcuni interventi prettamente femminili come l’aumento del seno e la chirurgia estetica intima. “È una questione di sensibilità, di comprendere le motivazioni della paziente – afferma Gilardino – La scelta di aumentare di taglia il seno è dettata non solo da motivi estetici, ma solitamente anche da insicurezze e timori. Magari si tratta di donne con il seno rilassato dopo la gravidanza, oppure che non si piacciono più o non si sono mai piaciute. Nel rapporto tra medico e paziente è necessario comprendere gli obiettivi per arrivare al risultato atteso”.

Con un chirurgo donna, la paziente tende ad affrontare più facilmente anche argomenti più “delicati” che riguardano la chirurgia estetica intima. “Le richieste di chirurgia intima sono in aumento. L’argomento non è più un tabù: parlarne con un medico, tuttavia, può non essere sempre così facile. Per questo molte pazienti scelgono un chirurgo donna. Per questi interventi -afferma Gilardino- ho scelto di affiancarmi un’èquipe tutta al femminile, per limitare il più possibile il disagio della paziente”.

Per Gilardino, comunque, dire che le donne preferiscono le donne “non è una regola”. “In chirurgia estetica -spiega- uno degli aspetti fondamentali è entrare in sintonia con i desiderata dei propri pazienti. E la delusione può essere dietro l’angolo se le proprie aspettative non sono in linea con il risultato che il chirurgo ha in mente. Rapportandosi con una professionista donna, la sintonia tra una paziente e il medico può essere maggiore. Anche perché solamente una donna può comprendere alcuni particolari problemi, non tanto per conoscenza quanto per esperienza diretta”.

Yulia Shesternikova Fonte  Adnkronos

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