Una cena esclusiva, ideata e realizzata da Ernst Knam a favore del progetto Glut1


Tutti conoscono il pasticcere Ernst Knam, ma quanti hanno avuto modo di provare un’intera cena, firmata Knam? Il 3 maggio, l’Associazione Italiana GLUT1 offre questa possibilità unica attraverso la serata di gala “All you can eat, all you can give”, promossa insieme allo Studio Quaranta di Nicola Falappi e allo Chef Ernst Knam, il quale prenderà parte di persona sia alla serata che alla realizzazione dei piatti che i presenti potranno gustare. Un menù creato appositamente, al cui interno trovano spazio ingredienti sorprendenti, materie prime di eccellenza e commistioni di sapori uniche. Il tutto con un occhio di riguardo alla parte dolce, che sarà il degno coronamento di una cena indimenticabile. Knam, prima di approdare in Italia nel 1989 alla corte di Gualtiero Marchesi, ha infatti sviluppato la sua carriera in alcuni dei migliori ristoranti stellati internazionali, arrivando a toccare tutti i diversi ambiti della cucina di alto livello, specializzandosi infine proprio nella pasticceria, a cui si è dedicato con ancora maggiore attenzione aprendo la sua attività nel 1992.
La Pasticceria Ernst Knam, ormai un’istituzione in via Anfossi 10 a Milano, è diventata con gli anni un punto di riferimento non solo per gli amanti del cioccolato e del dolce, ma anche per chi desidera torte speciali e su misura. Negli ultimi mesi, dopo essere entrato in contatto con diverse realtà, tra cui quella rappresentata dall’Associazione Italiana GLUT1, lo Chef Knam ha preso particolarmente a cuore le problematiche relative all’alimentazione e ha iniziato a studiare da vicino ricette ed espedienti per rendere la pasticceria una gioia davvero adatta a tutti.
Non poteva quindi esserci un miglior protagonista per questo evento, in cui solidarietà, alta cucina e ricerca vanno di pari passo.
La sindrome da carenza di trasportatore del glucosio di tipo 1 (o deficit di Glut1) è una rarissima malattia genetica che provoca un disturbo neurologico per l’insufficienza di trasporto di glucosio nel cervello. Al mondo ne soffrono circa 600 persone e ad oggi non esiste una cura, ma solo un trattamento palliativo: la dieta chetogenica. L’Associazione Italiana Glut1 raccoglie le famiglie italiane affette da questa patologia e ha come mission il supporto alle famiglie dei malati, con particolare focus sulla dieta chetogenica.
Un Dinner Show Party in favore del progetto Glut1.
Nota anche come malattia di De Vivo (dal nome del professore americano che l’ha scoperta), la sindrome da deficit di GLUT1 sarà al centro della serata del 3 maggio 2018: le Sale del prestigioso Palazzo Serbelloni di Milano (in corso Venezia, 16) ospiteranno “All you can eat, all you can give”, cena di gala dell’Associazione Italiana GLUT1, ideata e realizzata dal Maestro Pasticcere Ernst Knam in collaborazione con Studio Quaranta di Nicola Falappi.
200 persone, tra ospiti e sostenitori, confermeranno ancora una volta il loro impegno nei confronti dell’Associazione, che continua nelle sue attività di sostegno alle famiglie colpite dal deficit di Glut1 e nella diffusione della conoscenza della malattia, purtroppo ad oggi sotto diagnosticata.
Scopo della serata sarà finanziare le attività dell’Associazione, in particolare il progetto per la creazione di un registro di patologia, strumento per raccogliere i dati clinici dei pazienti e fondamentale per ogni tipo di ricerca necessaria per trovare una cura alla malattia, che ad oggi ancora non esiste.
Lo chef pasticcere e noto personaggio televisivo Ernst Knam realizzerà un menu gourmet, con un’accurata ricerca delle materie prime provenienti da ogni parte del mondo.
Lo Chef Knam, che è entrato in contatto con la realtà dell’associazione lo scorso anno realizzando un dolce 100% chetogenico, è particolarmente attento ai problemi alimentari e si dedica alla progettazione di dolci e piatti che possano essere apprezzati e gustati da tutti. Per questa importante occasione, il pasticcere ricopre nello specifico il ruolo di Chef, ruolo che Knam ha approfondito con un passato nella ristorazione stellata internazionale e un’attività di catering particolarmente apprezzata nel mondo della moda e del design, perché curata in ogni dettaglio e sapore. Una cena studiata, quindi, dall’antipasto al dolce, un’occasione per assaporare commistioni inedite e ingredienti inusuali, abbinati alla perfezione in ogni portata.
“All you can eat, all you can give”: una serata all’insegna della cura attraverso l’alimentazione
L’unico metodo per arginare gli effetti della malattia ad oggi consiste in una dieta (la dieta chetogena), che per i pazienti è SALVAVITA e che deve essere rigorosamente applicata e personalizzata sulle esigenze di ogni malato.
Il 29 marzo scorso è stata lanciata, in questo senso, una App davvero preziosa (KETONET), che supporta i malati nella creazione dei pasti, con un data base di ricette personalizzabile, con una semplice interfaccia coi medici, al fine di agevolare al massimo gli interscambi di dati clinici e alimentari tra pazienti e dottori.
I pazienti affetti dal deficit di Glut1, infatti, possono cercare di tenere sotto controllo gli effetti della malattia solo con la dieta chetogenica, già conosciuta anche nel mondo dello sport e del dimagrimento e pensata per modificare il metabolismo di chi la segue.
“La dieta chetogenica è una terapia dietetica messa a punto originariamente agli inizi del secolo scorso per curare le forme di epilessia farmaco resistente dei bambini. Negli ultimi decenni si è confermata la sua efficacia in diverse patologie e sono state create le linee guida per una corretta applicazione. La dieta è programmata per modificare il metabolismo dell’organismo verso l’utilizzazione prevalente di grassi al punto da indurre e mantenere nel tempo una sintesi epatica di sostanze acide (corpi chetonici) che normalmente è trascurabile salvo in periodi di digiuno prolungato o dieta fortemente ipocaloriche. Per ottenere questo effetto la dieta deve essere composta prevalentemente da grassi in rapporto elevato rispetto a carboidrati e proteine. I corpi chetonici possono essere utilizzati dal cervello come carburante alternativo al glucosio e per questo costituiscono la terapia di elezione della sindrome da deficit di GLUT1 in cui è geneticamente deficitaria la sintesi del trasportatore di glucosio al cervello. La dieta chetogenica è una terapia medica che, se non correttamente applicata, può avere effetti collaterali a breve e lungo termine, per cui deve essere prescritta e controllata dal medico”.
Anna Tagliabue, Professore Ordinario di Scienza dell’Alimentazione e Direttore Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche sulla Nutrizione Umana, Università degli Studi di Pavia
Una serata di musica e parole CON ASTA BENEFICA
Sono stati chiamati a raccolta attori, designer e musicisti a sostegno di una serata speciale. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione Italiana Glut 1, che lotta per migliorare la vita dei pazienti affetti da deficit di Glut1 e per garantire loro un futuro.
Sulla piattaforma di Charity Stars, da metà aprile andranno all’asta 20 opere d’arte firmate da artisti e personaggi dello spettacolo (tra i quali Filippo Lamantia, Fabio Novembre, Costantino Della Gherardesca, Andrea Pirlo, Francesco Renga, Antonio Marras, Giuseppe Zanotti, Nicola Santini, Ernst Knam, Allevi, Luca Tommassini, Maria De Filippi, Ornella Vanoni…) e una serie di oggetti concessi da artisti, sportivi e prestigiosi marchi di lusso: da un corso di cucina stellato, ai memorabilia dello sport italiano, fino ad una visita di due giorni negli spazi in cui nascono gli orologi di lusso Jaeger Le Coultre, in Svizzera.
A condurre la serata sarà La Pina di Radio Deejay, in veste di madrina e battitore dell’asta digitale.
Tutto il ricavato della serata andrà a beneficio dei progetti dell’Associazione.
L’intrattenimento musicale è stato affidato alla voce della Cantafiorista Rosalba Piccini e alla Nautiblues band.
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