Dejneka dà il via alle danze
16 febbraio 2011 Dimitri Medvedev e Silvio Berlusconi insieme hanno inaugurato a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, l’imponente mostra “Aleksandr Dejneka: il maestro sovietico della modernità”. Non è un caso che dalle collezioni della Galleria Tretjakovskij siano stati scelti proprio i dipinti, la grafica e le opere decorative di questo nostro classico del XX secolo, un precursore dell’arte contemporanea. Dejneka fu in Italia già negli anni Trenta del secolo scorso: trasse ispirazione dalla temperie artistica della “Città eterna” e divenne amico di Renato Guttuso; le sue opere erano non solo conosciute nel Belpaese, ma anche molto apprezzate, specialmente le composizioni con atleti.
Il programma di questo Anno è assai fitto e variegato. Cominciamo dall’Italia: a Firenze al celebre Palazzo Pitti fino alla fine di aprile resterà aperta la mostra “Dall’icona a Malevich. Capolavori dal Museo Russo di San Pietroburgo”. Le opere provengono dal Museo Statale Russo; in totale sono ne state portate in Italia 40 dei secoli XVI-XX, tra cui diversi quadri di Orest Kiprenskij, Karl Brjullov, Silvestr Schedrin, tutti artisti che visitarono l’Italia per perfezionare la loro maestria. Nella più grande galleria d’arte di Milano, la Pinacoteca di Brera, il pubblico italiano potrà ammirare quasi per tutto l’anno le opere delle collezioni Schukin e Morozov, custodite nel Museo statale di arti figurative Pushkin. Anche l’Accademia russa delle arti parteciperà attivamente alle iniziative con esposizioni a Roma, Milano e Ancona. In Italia ci sarà poi un imponente sbarco di cantanti e ballerini russi. Sono in programma le tournée del Teatro del balletto di Boris Ejfman, della compagnia di danze popolari I. Moiseev, dell’orchestra I virtuosi di Mosca, del Coro accademico statale di canti popolari russi Pjatnickij e delle compagnie nazionali del Daghestan, della Jacuzia, della Buriazia, della Cecenia e di altre regioni della Russia. E gli italiani cosa faranno vedere ai russi? Innanzitutto, a novembre e dicembre ci sarà la tournée dei solisti e dell’orchestra del leggendario Teatro alla Scala, sulla scena storica del Teatro Bolshoj recentemente restaurato. Queste esibizioni saranno per così dire gli accordi finali dell’Anno Russia-Italia 2011. Ma prima ancora di questo appuntamento, a marzo il Teatro Mariinskij ospiterà i colleghi del Teatro dell’Opera di Roma che porteranno il Nabucco di Giuseppe Verdi. L’orchestra sarà diretta dal maestro Riccardo Muti. Sempre al Mariinskij, a ottobre, sarà ospitata un’altra famosa compagnia italiana: i solisti del Teatro San Carlo di Napoli daranno prova della loro maestria nell’opera Olimpiade di Giovanni Battista Pergolesi. Nello stesso periodo in diverse città della Russia, tra cui Chanty-Mansijsk, Ekaterinburg, Cheljabinsk e altre, si svolgerà la tournée del Piccolo Teatro di Milano, fondato nel dopoguerra dai registi Giorgio Strehler e Paolo Grassi. Al Museo statale di arti figurative A.S. Pushkin i russi potranno incontrare i capolavori provenienti dai principali musei italiani. Citeremo solo alcune delle opere immortali che saranno temporaneamente in Russia: Pallade e il Centauro di Botticelli e la Dama con l’unicorno di Raffaello. Nello stesso museo in autunno si terrà una straordinaria mostra delle opere di Caravaggio provenienti dalla Pinacoteca milanese di Brera. Si formeranno lunghissime file anche davanti all’ingresso del Cremlino di Mosca, dove sarà allestita la mostra I tesori dei Medici provenienti da Palazzo Pitti di Firenze.