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Mahmood e Blanco vincono il Festival di Sanremo dei look e di tre generazioni musicali a confronto

Mahmood e Blanco vincono il Festival di Sanremo dei look e di tre generazioni musicali a confronto

Redazione

Di Ketty Carraffa

Mahmood & Blanco, artisti icone anche di stile anticonvenzionale, hanno vinto la settantaduesima edizione del Festival di Sanremo 2022, con la canzone raffinatissima: Brividi.

Al secondo posto si è classificata Elisa e terzo, Gianni Morandi. Tutti i pronostici sono stati rispettati, con il duo che trionfa al Teatro Ariston davanti ad una platea che li sommerge di applausi, dopo essere stato il “preferito” sin dal primo giorno di gara e da un mese a questa parte, (perché i giornalisti hanno modo di conoscere la canzone prima di tutti, e non è sempre un bene).

Premio della critica: Massimo Ranieri, con una canzone veramente poetica e meravigliosa: “Lettera di là dal mare”, dedicata al nostro passato di emigrazione e di sogno americano.

Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla”: Gianni Morandi con l’entusiasmante pezzo quasi anni 60, “Apri tutte le porte”, di Jovanotti.

Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo: Fabrizio Moro, con “Sei tu”, che inneggia al riscatto.

Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale: Elisa, con “O forse sei tu”, a 20 anni di distanza dalla sua vittoria a Sanremo.

E Amadeus vince egregiamente con tutti i numeri da record e su tutti, come Direttore Artistico e conduttore per la terza volta, (che ha dimostrato di non aver bisogno di Fiorello tutte le sere), con un’altra edizione di una gara all’insegna della voglia di serenità, di successo per le scelte musicali e d’intrattenimento, con il pizzico giusto di polemiche, per ognuna delle cinque serate trasmesse in mondovisione su RAIUNO,  dal Teatro Ariston.

Un’edizione con tanta voglia di emozioni, di abbracci (finalmente, dopo due anni da incubo), di contatti reali con le persone e fisicità da parte di tutti e che mette in campo la normalità quasi ritrovata.

La co-Conduttrice di stasera, Sabrina Ferilli, (che ha vinto su tutte le altre scelte da Amadeus, secondo me, a pari merito con Drusilla Foer) ha puntato sulla differenza tra leggerezza e superficialità, (riprendendo Italo Calvino), contribuendo a una finale in bellezza, simpatia, eleganza, e semplicità, senza rispondere all’impegno del “monologo” moralizzatore richiesto a tutte le donne al fianco di Amadeus.

Sabrina Ferilli infatti ha proprio ragionato sul suo intervento, con un discorso giustissimo, semplice, non spiattellato “per forza” dalle donne invitate, alle quali viene chiesto di raccontare su questo palco (chissà perché) il senso della vita, e soprattutto, messaggi su argomenti dei quali sicuramente non conoscono abbastanza per considerarsi serie “esperte”. E come non essere d’accordo con lei quando si chiede perché a Sanremo le donne debbano per forza parlare di problemi e non “planare”, invece con tranquillità …

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Un successo di pubblico e di critica, che rispecchia, in questa vittoria, il cambiamento della società e della visione social del Festival più che mai nazional popolare e testimone dei tempi, con artisti, generi e generazioni a confronto, in tv come sulla rete e nella Musica che scrivono canzoni sulla fragilità e sulla libertà …

Un Festival che rende omaggio alle canzoni d’amore, alle riflessioni sul nostro Tempo, a Raffaella Carrà, a Monica Vitti, ai maschi “liberi” da ogni stereotipo di genere, che indossano la gonna, magliette di pizzo, reggicalze o completi di colore rosa e senza scarpe, e che si abbracciano in amicizia senza dover sempre rendere conto della parte sessuale dei comportamenti considerati poco maschili…

Come ogni anno, il Festival mette da parte nella Comunicazione e per due settimane, i problemi veri, dei quali da oggi, torniamo a occuparci, dopo un attimo di serenità e dopo aver discusso di look più o meno impossibili degli artisti e di tutti i partecipanti alla kermesse sanremese. Ora la canzone vincitrice partecipa di diritto all’Eurovision Song Contest, che si terrà quest’anno in Italia a maggio, a Torino, per la vittoria italiana dei Maneskin nel 2021. Chissà se anche Mamhood e Blanco, come la band romana che l’anno scorso ha vinto il Festival, possono sperare di vincere anche questa competizione europea e fare la doppietta …

E attendiamo il nome di chi sarà il Conduttore o speriamo, la Conduttrice, di Sanremo 2023…  Forse un Amadeus quater? … Sicuramente l’Ad della RAI, Carlo Fuortes, con i dati di ascolto in tv, sui social e su ogni piattaforma, e il Direttore di Raiuno, Stefano Coletta, saranno d’accordo sul detto: Squadra che vince, non si cambia!

 

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