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Giappone, pioggia radioattiva

Giappone, pioggia radioattiva

8450 vittime e 12.931 dispersi l’ultimo bilancio ufficiale del terremoto-tsunami. Quasi 400mila gli sfollati. Una donna di 80 anni e il nipote di 16 sono stati però estratti vivi dalla macerie a 9 giorni dal disastro. Non è ancora in sicurezza la centrale di Fukushima, anche se la situazione sembra stabile. Preoccupa la radioattività riscontrata nella catena alimentare. In tre prefetture della zona bloccata la consegna di latte ed ortaggi, prodotti al alto rischio-contaminazione
TOKYO -Il bilancio ufficiale del terremoto/tsunami dell’11 marzo scorso nel Giappone del nordest, la più terribile sciagura nazionale nipponica dal Grande terremoto del Kanto del 1923, si appesantisce: i dati della polizia nazionale vedono il numero dei morti accertati a quota 8.450 e quello dei dispersi a 12.931.
Tuttavia, nella sola prefettura di Miyagi, la polizia locale ha ipotizzato 15.000 vittime. Gli sfollati sono 360.000, spesso accolti presso rifugi allestiti in edifici pubblici. In molti casi manca ancora luce e riscaldamento. I 100mila soldati e gli altri soccorritori lavorano  per portare quello di cui hanno più bisogno – farmaci, coperte, vestiti, cibo – ma la situazione resta critica.

Salvi dopo 9 giorni
Anche nell’apocalisse capita di vedere una scintilla di luce. È accaduto oggi a Ishinomaki, una città annullata dal terremoto/tsunami dell’11 marzo, dove sono stati trovati vivi, lucidi e sostanzialmente illesi una nonna di 80 anni, Sumi Abe, e il nipote sedicenne Jin Abe. Un miracolo. Sumi e Jin sono stati trovati tra le macerie della casa dell’anziana e coriacea vecchietta. La donna, estratta, ha mostrato lucidità e forza d’animo, rassicurando i suoi stessi soccorritori sulle sue condizioni di salute. E’ stata portata in ospedale, col nipote.

La situazione dei reattori
Il premier nipponico, Naoto Kan, visiterà domani una struttura a circa 20 km dalla centrale nucleare di Fukushima n1, a ridosso della linea di demarcazione per l’evacuazione contro i rischi di radioattività.
Kan, riferisce l’agenzia Kyodo  lascerà Tokyo in elicottero la mattina e si recherà al ‘J Village’, una scuola di calcio composta da 11 campi ora usati da vigili del fuoco e altri soccorritori impegnati nell’emergenza presso l’impianto, causata dal surriscaldamento dei reattori e dalla perdita di radiazioni.
Il governo ha disposto l’evacuazione dalle aree nel raggio di 20 km della centrale, mentre ha invitato a lasciare la zona dai 20 ai 30 km o, in caso contrario, a restare in casa.
Il premier, inoltre, si recherà a Ishinomaki, prefettura di Miyagi, per incontrare le persone colpite.

Di seguito lo stato aggiornato dei sei reattori della centrale nucleare di Fukushima, rilevato nella serata di oggi (pomeriggio ora italiana).
REATTORE 1 – (operazioni sospese dopo il sisma): Parziale fusione del nocciolo del reattore; emissione gas radioattivi; costruito un guscio di contenimento per il reattore danneggiato da un’esplosione di idrogeno; crollo del tetto; utilizzo di acqua salata per operazioni di raffreddamento.
REATTORE 2 – (operazioni sospese dopo il sisma): Temuto danno alla struttura di contenimento del reattore; fallimento nelle operazioni di raffreddamento; utilizzo di acqua marina per raffreddamento del reattore; barre di combustibile completamente esposte in maniera temporanea; emissione gas radioattivi; costruzione di un guscio di contenimento per il reattore danneggiato dall’esplosione avvenuta al reattore numero 3; esplosione vicino alla camera di contenimento; pompaggio di acqua marina nella piscina di stoccaggio delle barre di combustibile esausto; ripristinato il collegamento alla rete elettrica oggi.
REATTORE 3 – (operazioni sospese dopo il sisma): Temuta parziale fusione del nocciolo; fallimento nelle operazioni di raffreddamento; emissione gas radioattivi; pompaggio acqua salata all’interno del reattore; costruzione di un guscio di contenimento per il reattore severamente danneggiato da un’esplosione di idrogeno; acqua salata gettata da elicottero nella vasca di stoccaggio delle barre di combustibile esausto giovedì; immissione di acqua all’interno della vasca di stoccaggio per quattro giorni fino ad oggi.
REATTORE 4 – (in manutenzione quando si è abbattuto il sisma): Temuta una reazione nucleare all’interno della vasca di stoccaggio delle barre di combustibile esauste; incendio nel guscio di contenimento del reattore martedì e mercoledì; rimane solo la struttura del tetto del guscio di contenimento del reattore; la temperatura nella piscina ha raggiunto gli 84°C domenica scorsa ed è stata gettata acqua all’interno della piscina.
REATTORE 5 – (in manutenzione quando si è abbattuto il sisma): Alcune barre di combustibile lasciate all’interno del nocciolo del reattore; ripreso sabato scorso il raffreddamento della piscina di stoccaggio delle barre di combustibile esausto; spegnimento a freddo del reattore domenica scorsa; ripristinato collegamento a rete elettrica a mezzanotte di oggi (16 ora italiana).
REATTORE 6 – (in manutenzione quando si è abbattuto il sisma): Alcune barre di combustibile lasciate all’interno del nocciolo del reattore; generatore di emergenza e sistema di raffreddamento ripristinati sabato scorso; spegnimento a freddo del reattore domenica scorsa.
 
La contaminazione si sposta alla catena alimentare
Il ministro della Salute giapponese Yoshifumi Kaji ha detto che dai test risulta che altre verdure sono state trovate contaminate da radiazioni in Giappone in luoghi diversi, fatto che indica che la contaminazione sta raggiungendo la catena alimentare. Dalle prove, si è rilevato un eccesso di elementi radioattivi su verdure come ravizzone e crisantemo, oltre agli spinaci. Le colture sono state controllate in aree di tre prefetture che prima non avevano rilevato radiazioni. Kaji ha detto che è possibile che alcuni cibi contaminati possano essere già stati venduti, aggiungendo che il Governo ha chiesto di localizzare e bloccare carichi di latte provenienti da Fukushima, dove è situato lo stabilimento che più ha subito danni, dopo aver trovato latte contaminato in 37 fattorie. Le autorità giapponesi hanno quindi limitato la vendita di verdura dalla prefettura che circonda la centrale, dopo aver già imposto il divieto di vendere il latte proveniente dalla stessa area. Ieri e oggi sono state infatti rinvenute tracce di iodio radioattivo in spinaci e latte nelle prefetture di Fukushima e Ibaraki. Non ci sono state scene di panico nella corsa per accaparrarsi il cibo, come invece era successo la scorsa settimana. I rivenditori hanno effettuato controlli sui fornitori e hanno cercato di evitare le merci che ritenevano potessero essere contaminate.

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Rilevate tracce sostanze radioattive in pioggia a Tokyo
L’acqua piovana e le polveri della grande area metropolitana di Tokyo e di altre 8 prefetture non sono immuni dalla contaminazione. Come reso noto dal ministero della Educazione giapponese, vi sono state rilevate tracce di sostanze radioattive.
Le analisi effettuate dai ricercatori – secondo quanto riporta il sito internet del quotidiano Yomiuri shinbun, – hanno rilevato la presenza di iodio e cesio radioattivi. I ricercatori hanno comunque precisato che si tratta di dosi limitate che non possono provocare danni alla salute umana. “Possiamo dire che si tratta di un livello di contaminazione inferiore a un millesimo di quello dei Paesi vicini a Chernobyl quando ci fu l’incidente, quindi non si tratta di dosi che provochino danni alla salute – ha spiegato la numero due del Dipartimento di sicurezza nucleare Junko Matsuhara – “tuttavia è importante continuare a ispezionare il livello di radioattività presente nell’ambiente, nei vegetali e nel latte”.

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