1 mln di € sottratti alle casse di una società di abbigliamento ad Aquila
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila hanno eseguito, il 3 novembre, tre provvedimenti di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei presunti responsabili della bancarotta fraudolenta di una nota azienda commerciale di abbigliamento di marchi di qualità de L’Aquila: i malfattori avrebbero sottratto risorse finanziarie per 1 milione e 150mila euro negli ultimi difficili anni che hanno preceduto il fallimento dell’impresa.
Il provvedimento restrittivo è stato emmesso dal Gip Giuseppe Romano Gargarella su richiesta del pm David Mancini all’esito delle indagini disposte da quest’ultimo ed affidate ai finanzieri ed ha riguardato G.F. di anni 57 di L’ Aquila, C.V. di anni 75 di L’Aquila e L.E. di anni 66 di San Demetrio Ne’ Vestini.
Al centro della vicenda le cause del fallimento della Progetto S.r.l., impresa aquilana operante nel commercio di abbigliamento ed accessori, proprietaria del negozio ”Central Park” con punti vendita nel centro della città prima del terremoto del 6 aprile 2009, dichiarata fallita dal Tribunale Civile di L’Aquila a febbraio dello stesso anno.
Le indagini sono partite dall’esame della relazione del Curatore Fallimentare della ”Progetto S.r.l.”, si sono sviluppate con esami testimoniali, investigazioni finanziarie, contabili e tributarie ed hanno rivelato la sottrazione dalle casse sociali, perseguita con sistematicità negli ultimi difficili anni dell’impresa, di risorse finanziarie (soprattutto incassi delle vendite in contanti e con sistemi di pagamento elettronico) per 1 milione e 150 mila euro da parte del titolare dell’azienda.
Questi nel disperato tentativo di sottrarsi agli effetti del fallimento e continuare ad operare finchè possibile, ha simulato un cambio della compagine amministrativa dell’impresa, utilizzando suoi fiduciari compiacenti ed un’altra società, la Time S.r.l., per presentarsi senza debiti dai fornitori.
Come detto, le indagini della Guardia di Finanza hanno però rivelato la riconducibilità sostanziale di quest’ultima in capo all’imprenditore fallito che, nei giorni successivi al terremoto, si è attivato personalmente per recuperare la merce della Time S.r.l dagli esercizi inagibili del centro storico di L’ Aquila.
Fonte: Adnkronos